Mosca ha ribadito che colpirà eventuali istruttori militari stranieri presenti in Ucraina. L’avviso della Russia alla Francia e a Macron.
Se nelle scorse è stato confermato l’utilizzo di missili Usa da parte dell’Ucraina ai danni della Russia, ecco che Mosca alza di nuovo la voce e lancia un chiaro messaggio che coinvolge, in modo particolare, la Francia riferendosi agli addestratori che la il Paese transalpino potrebbe presto inviare sul territorio ucraino per addestrare le truppe di Kiev. A parlare è stato in primis il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, e successivamente il ministro degli Esteri, Sergej Lavrov.
L’avviso della Russia alla Francia
Le minacce della Russia e di Mosca, o se vogliamo dire gli “avvertimenti” sono arrivate nelle ultime ore da profili di un certo calibro che lavorano accanto a Putin. Il primo dal portavoce del leader del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha fatto riferimento all’eventuale arrivo in Ucraina di consiglieri militari di Parigi. L’uomo ha spiegato che tutti quelli “che addestrano i militari del regime ucraino non hanno immunità, siano essi francesi o non francesi”. Parole – quelle riportate dal Corriere della Sera e Il Giornale – che sono state confermate, di fatto, anche dal ministro degli Esteri, Sergej Lavrov: “Comunque siano classificati, gli istruttori rappresentano un bersaglio del tutto legittimo per le nostre forze armate”.
L’idea di Macron
Il motivo di questa presa di posizione da parte di Mosca fa riferimento a quelle che potrebbero essere le prossime mosse della Francia e di Macron. L’emittente francese TF1 sostiene, infatti, che il numero uno transalpino voglia annunciare il 6 giugno, in occasione dell’anniversario del D-Day, la creazione di una coalizione europea che invii addestratori militari in Ucraina.
Stessa tesi è sostenuta da Le Monde secondo cui Macron vorrebbe nello specifico formare una coalizione europea di addestratori militari da spedire in Ucraina. Le consultazioni sull’argomento dovrebbero vedere uno sviluppo rapido nei prossimi giorni, in vista di un possibile annuncio in occasione della visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in Francia per celebrare l’80esimo anniversario dello sbarco in Normandia, il 6 e 7 giugno.